Pensieri di Sicilia
Che bella che è stata la tournèe in Sicilia!! Bella perché abbiamo cantato un sacco, perché siamo stati tanto insieme e perché è andato tutto bene.
È stato anche diverso dalle altre trasferte perché ci sono stati (oppure io ho percepito) meno dissapori all’interno del coro.
Ripensando a come si è svolto il tutto, probabilmente non abbiamo nemmeno avuto tempo di considerare le piccole rivalità che è normale che ci siano all’interno di un gruppo così grande di persone diverse per età, sesso, lavoro e interessi.
Inoltre secondo me ha anche giovato il fatto che questa volta fossimo tutti più o meno partecipi del progetto “cd”. Questo ha fornito a tutti un obiettivo comune da raggiungere insieme. Si potrebbe obiettare che obiettivi come la riuscita di un concerto, migliorare l’immagine del coro ecc…li abbiamo sempre avuti, ma questo volta l’obiettivo era molto più tangibile e quantificabile: tot cd venduti uguale tot euro incassati uguale spese coperte o no.
Torno a dire che forse è stata un’impressione tutta mia, ma in generale mi è sembrato che il gruppo sia stato raramente così coeso.
Parlando invece esclusivamente dell’esperienza personale posso dire che su un piano umano questa trasferta è stata unica.
Nonostante io vada fondamentalmente d’accordo con tutti componenti del coro, ovviamente ci sono persone con cui sono più in sintonia con le quali c’è più confidenza che con altre. Durante la tournée ho scoperto che alcune dei componenti del coro con i quali c’era meno affinità in realtà sono persone stupende e mi pento di non averle considerate prima per quello che sono veramente.
In conclusione sono tornato dalla Sicilia con: il ricordo di Stefano in enoteca, nel cuore l’emozione di cantare con Stefano esaltato e molti di noi che cantano senza riuscire a trattenere il sorriso per la contentezza, l’immagine della fede e delle Mele che fuggono dai carabinieri, il detto “O, o”, la voce seriamente provata, un gran sonno, un gran sorriso, la pancia piena, degli ottimi cannoli schiacciati, la glicemia sballata e quattro arance in tasca.